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Ci sono momenti in cui entriamo in crisi, situazioni nelle quali la sofferenza ci sovrasta e non sappiamo che cosa fare. Un senso di impotenza ci pervade. Come procedere allora? Occorre, come afferma Jean Claude Monier, "non sprecare la crisi, gestirla bene, per essere all'altezza dei doni che essa può offrirci". Molte crisi si fanno strada perché vogliono farci evitare il peggio, perché troviamo in esse la provocazione per un divenire più autentico, per una ri-nascita. Molte crisi avvengono per farci sconvolgere la nostra vita e riassestarla attorno ad un nuovo "centro". La crisi spesso dà inizio alla nostra "avventura" verso un percorso di individuazione che ci svincola dall'essere identificati con gli altri, per diventare capaci di riconoscere ciò che è nostro e ciò che non lo è, affinché possiamo lasciarci alle spalle ogni finzione per appropriarci del nostro vero Sé. Spesso la crisi ci ricorda che siamo esseri divini, che possiamo elevarci anche nei momenti difficili della nostra vita, che disponiamo dei mezzi per cogliere in essa le tracce per individuarci, afferrare la nostra "particolarità", divenire sempre più noi stessi.